La cifoplastica, come la vertebroplasica, è una tecnica utilizzata nel trattamento delle fratture vertebrali sia di origine traumatica sia di altra natura (oncologica, ostemetodica mini invasiva o porotica).
E’ una metodica rapida, a basso rischio e mininvasiva.
Le fratture vertebrali da compressione rappresentano uno dei maggiori fattori invalidanti nella popolazione anziana e in alcune patologie ematologiche e oncologiche.
Sono causa di dolore persistente, cifosi, difficoltà respiratorie, inappetenza, ridotta qualità della vita, tutti fattori che combinati insieme alimentano una spirale negativa dalla quale il paziente osteoporotico o oncologico difficilmente si risolleva.
Il trattamento classico della frattura da compressione vertebrale prevede immobilizzazione del paziente per diverse settimane ed eventuale corsetto/busto. I risultati di questo trattamento sono scadenti, appesantiscono una eventuale osteoporosi, data l’immobilizzazione, e non correggono la cifosi, lasciando quindi scoperte le conseguenze secondarie della frattura, dovute alla alterazione della biomeccanica con conseguente dolore cronico vertebrale.
Cifoplastica con palloncino o spinejack
La “cifoplastica percutanea” si presenta come una evoluzione della vertebroplastica.
Lo scopo dell’intervento è di ridurre e stabilizzare la frattura, ripristinare l’altezza del corpo vertebrale e correggere la deformità. Anche questa procedura è specifica per le fratture dolorose da compressione vertebrale e offre l’alternativa vera e valida alle terapie convenzionali.
La cifoplastica è un intervento ortopedico minimamente invasivo per pazienti con una o più VCF causate da osteoporosi (primaria e secondaria) o lesioni osteolitiche, compreso il mieloma multiplo.
Indicazioni Cliniche
- Osteoporosi severa dolorosa con depressione o frattura da carico della vertebra in contesto recente e/o sintomatico
- Tumori vertebrali dolorosi (metastasi o mieloma) cui si associa un rischio di frattura
- Angioma vertebrale sintomatico
- Fratture traumatiche del tipo A11, A12, A31, o B (in unione a strumentazione posteriore)
Diagnosi
E’ sempre necessaria una attenta correlazione tra esami strumentali radiologici e clinica per determinare l’eziologia e il livello del dolore. Il reperto radiografico e di Risonanza Magnetica, quest’ ultima utile nel valutare l’edema del corpo vertebrale, deve essere correlato alla palpazione clinica del processo spinoso che determina il dolore. La Risonanza Magnetica con sequenze STIR è la più indicata per valutare l’edema.
Modalità di Esecuzione
La procedura prevede di raggiungere l’interno del corpo vertebrale, per via extrapeduncolare o transpeduncolare, attraverso uno strumento d’accesso.
Successivamente si introducono attraverso i portali creati dei dispositivi gonfiabili (palloncino) o meccanici (spine jack).
La forza di espansione del dispositivo introdotto permette di ottenere la riduzione della frattura, attraverso il risollevamento del piatto vertebrale crollato quindi si procede alla cementazione attraverso PMMA ad ALTA viscosità, introdotto con appositi utensili.
I risultati clinici apprezzabili nei pazienti includono:
- Immediata scomparsa del dolore (abbandono immediato del busto e sospensione dell’assunzione dei farmaci analgesici)
- Riacquisito veloce della mobilità
- Miglioramento della qualità della vita
Dopo un intervento di cifoplastica, il paziente deve comunque continuare il trattamento farmacologico e la terapia fisica per curare l’osteoporosi, la malattia primaria che causa le VCF.
È possibile che le VCF osteoporotiche dolorose non vengano diagnosticate per uno o più mesi e che un paziente debba attendere ulteriormente prima di essere sottoposto a un intervento di cifoplastica. Il grado di possibile riduzione di una frattura dipende quindi dalla componente acuta della frattura. Per massimizzare la riduzione di una frattura è importante effettuare l’intervento precocemente.
Professionalità richiesta
Per eseguire correttamente la Cifoplastica, occorre una esperienza di esecuzione di interventi sotto visione fluoroscopica e di procedure miniinvasive.
Degenza
La tecnica chirurgica odierna permette di eseguire la cifoplastica anche in day ospital o “one day surgery”.
Scomparsa del dolore
Le misurazioni VAS indicano che per la maggior parte dei pazienti, il dolore scompare immediatamente, spesso entro poche ore dalla fine dell’intervento.